Nuova Riveduta:

Matteo 27:41

Così pure, i capi dei sacerdoti con gli scribi e gli anziani, beffandosi, dicevano:

C.E.I.:

Matteo 27:41

Anche i sommi sacerdoti con gli scribi e gli anziani lo schernivano:

Nuova Diodati:

Matteo 27:41

Similmente, anche i capi dei sacerdoti, con gli scribi e gli anziani, facendosi beffe, dicevano:

Riveduta 2020:

Matteo 27:41

Così pure, i capi dei sacerdoti con gli scribi e gli anziani, beffandosi, dicevano:

La Parola è Vita:

Matteo 27:41

Anche i primi sacerdoti e i capi giudei lo prendevano in giro e dicevano: «Ha salvato gli altri, ma non è capace di salvare se stesso! Dato che sei il re d'Israele, scendi dalla croce e ti crederemo! Ha confidato in Dio, e allora: che Dio lo liberi adesso, se lo ama; non ha forse detto: "Io sono il Figlio di Dio"?».

La Parola è Vita
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Riveduta:

Matteo 27:41

Similmente, i capi sacerdoti con gli scribi e gli anziani, beffandosi, dicevano:

Ricciotti:

Matteo 27:41

Nello stesso modo i principi dei Sacerdoti con gli Scribi e i Farisei si beffavan di lui dicendo:

Tintori:

Matteo 27:41

Nello stesso modo i principi dei sacerdoti e gli Scribi con gli anziani dicevano, sbeffeggiandolo:

Martini:

Matteo 27:41

Nella stessa guisa anche i principi de' sacerdoti facendosi beffe di lui con gli Scribi, e gli anziani, dicevano:

Diodati:

Matteo 27:41

Simigliantemente ancora i principali sacerdoti, con gli Scribi, e gli anziani, e Farisei, facendosi beffe, dicevano:

Commentario abbreviato:

Matteo 27:41

35 Versetti 35-44

Era consuetudine far vergognare i malfattori con una scritta che notificasse il crimine per cui avevano sofferto. Così ne misero una sul capo di Cristo. Questo era stato pensato per il suo biasimo, ma Dio lo annullò a tal punto che persino la sua accusa andò a suo onore. Furono crocifissi con lui, nello stesso momento, due briganti. Egli fu, alla sua morte, annoverato tra i trasgressori, affinché noi, alla nostra morte, fossimo annoverati tra i santi. Vengono qui riportati gli scherni e le derisioni che ricevette. I nemici di Cristo si sforzano di far credere agli altri ciò che della religione e del popolo di Dio sanno essere falso. I capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani rimproverano a Gesù di essere il re d'Israele. A molti il re d'Israele potrebbe piacere abbastanza, se solo scendesse dalla croce; se solo potessero avere il suo regno senza la tribolazione attraverso la quale devono entrarvi. Ma se non c'è croce, non c'è Cristo, non c'è corona. Coloro che vogliono regnare con lui, devono essere disposti a soffrire con lui. Così il nostro Signore Gesù, essendosi impegnato a soddisfare la giustizia di Dio, lo fece sottoponendosi al castigo del peggiore degli uomini. E in ogni minimo particolare registrato sulle sofferenze di Cristo, troviamo adempiuta qualche predizione dei Profeti o dei Salmi.

Riferimenti incrociati:

Matteo 27:41

Giob 13:9; Sal 22:12,13; 35:26; Is 28:22; 49:7; Zac 11:8; Mar 15:31,32; Lu 18:32; 22:52; 23:35

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